Con mille scuse per chi, a scuola, aveva in odio la materia; questo minimo ripasso serve per comprendere i fondamenti del ragionamento di un GPS e l’applicazione su una mappa. La patata, pardon la Terra come tutti sappiamo ha una forma (più o meno) sferica, la circonferenza massima sul piano orizzontale è detta equatore e gira attorno ad un asse detto asse terrestre. La superficie è divisa in settori detti meridiani e paralleli.
I Meridiani sono semicirconferenze passanti per entrambi i poli della Terra che uniscono tutti i punti della terra che hanno nello stesso momento il mezzogiorno, tutti i punti che si trovano lungo un meridiano hanno la stessa longitudine. Il meridiano opposto è detto antimeridiano.
I Paralleli sono circonferenze che intersecano la superficie terrestre nei piani perpendicolari all’asse di rotazione, tutti i punti lungo lo tesso parallelo hanno la stessa latitudine.
Per longitudine si intende la distanza di un punto da un meridiano preso come riferimento di base (il meridiano di Greenwich). Può essere ad Est oppure ad Ovest ( a seconda che sia a destra o sinistra di Greenwich) e varia da 0° a 180°.
Per latitudine si intende la distanza di un punto da un meridiano preso come riferimento di base (l’equatore). È espressa in gradi e può essere Nord o Sud a seconda se ci si trova al di sopra oppure al di sotto dell’equatore e varia da 0° a 90°
Essendo tutti gli “spicchi” uguali in dimensioni, 1° di latitudine equivale a 111,121Km mentre 1° di longitudine varia perché i paralleli hanno tutti diametri differenti spostandosi dall’equatore verso Nord.
Paralleli e meridiani formano, sulla superficie terrestre, un reticolato geografico, il quale permette di identificare la posizione assoluta di ogni singolo punto. Per
l’identificazione occorre indicare il parallelo e il meridiano che passano per questo punto (parallelo del luogo e meridiano del luogo). Indicando un preciso parallelo o meridiano, si definiscono
le coordinate geografiche di un luogo.
Come detto, è stato fissato convenzionalmente un meridiano base fondamentale, passante per un osservatorio astronomico situato a Greenwich (nei pressi di Londra). Questo meridiano è chiamato
anche meridiano zero, meridiano di origine, primo meridiano, meridiano iniziale, più notoriamente meridiano di Greenwich. Esso rappresenta il riferimento per la suddivisione convenzionale in
fusi orari e per il tempo universale.
Veniamo alla fase indigesta, le definizioni.
Si definisce “longitudine geografica” la distanza angolare di un punto dal meridiano fondamentale.
Questa corrisponde all’angolo compreso tra il piano del meridiano del punto che ci serve rilevare ed il piano del meridiano fondamentale. Nel disegno in alto, si tratta dell’angolo P-A-O. A è un
punto sull’asse terrestre appartenente al piano del parallelo di P. La longitudine può essere EST oppure OVEST, se il punto si trova a sinistra oppure a destra del meridiano fondamentale. Questa
va da 0° (per i punti che si trovano lungo il meridiano fondamentale) a 180°, in senso positivo verso OVEST e negativo verso EST.
La “latitudine geografica” invece è la distanza angolare di un punto dall’equatore, viene misurata lungo il meridiano che passa per quel punto. Corrisponde all’angolo compreso tra la verticale del luogo e il piano dell’equatore. Nel disegno si tratta dell’angolo P-C-P (C è il centro della Terra). Varia da +90° (polo nord) a -90° (polo sud). Lungo l’equatore, I punti hanno latitudine 0°.
Longitudine e latitudine geografica vengono espresse in gradi e frazioni di grado, il numero di meridiani e paralleli è infinito ma per il sistema di coordinate vengono presi in considerazione quelli che distano di un grado l’uno dall’altro. Esistono quindi 360 meridiani di grado e 178 paralleli di grado (escludendo i due paralleli ai poli, che in pratica sono ridotti ad un solo punto).