In origine il GPS è nato per uso nautico, per questo tipo di utilizzo è sufficiente definire un punto di partenza ed uno di arrivo ed il gioco è fatto, la navigazione avviene in
linea retta (salvo scogli) e basta seguire l’indicatore di direzione per dirigersi nel punto voluto. Ben diverso è muoversi in bici tra boschi e colline, il percorso deve tener conto degli
ostacoli naturali, di carrarecce, bivi e strade forestali.
Nel GPS abbiamo due possibilità di creare/seguire un percorso, le ROTTE e le TRACCE.
Nelle ROTTE la “navigazione” avviene da punto (WP) a punto in linea retta e cronologico per punto seguendo un preciso ordine, arrivati su un WP il ricevitore ci guida verso il successivo e così via fino all’arrivo. Questo modo è valido per un utilizzo dove non ci sono ostacoli tra un punto ed un altro e si possono percorrere lunghi tratti in linea retta. L’uso naturale è in mare.
Nelle TRACCE invece, lo strumento registra la posizione ad intervalli di tempo prefissati e soprattutto in corrispondenza di cambiamenti di direzione, lasciando sul display una
scia di puntini, come le molliche di pane per la favola di pollicino (la traccia).
Ovviamente sono le TRACCE quelle che sono più utili per il nostri scopi.
Ma come fa il sistema a registrare la traccia? Se lasciamo l’unità impostata in modo automatico viene memorizzato un punto ogni intervallo di secondi predefinito (normalmente 20-30) a meno che non intervenga una variazione di direzione.
Di norma nei modelli Garmin esiste la voce di menù TRACCE, purtroppo anche nel mondo Garmin i programmatori adorano spesso rimestare i programmi e l’impostazione delle pagine
così da “complicare” la vita all’utenza, spesso la stessa opzione viene indicata DOVE SI VA.
Quale che sia, di norma, tramite le IMPOSTAZIONI sono possibili 3 opzioni per la registrazione dei punti traccia:
• DISTANZA;
• TEMPO;
• AUTO.
Con DISTANZA viene marcato un punto ogni tot metri impostati, in TEMPO ogni tot secondi impostati, con AUTO si ha un mix dei due. Questa impostazione è molto importante ed una buona traccia dipende molto da come vengono registrati i punti, per fare un esempio nell’ immagine seguente la traccia nera è quella ottenuta con l’impostazione AUTO mente la gialla è stata ottenuta con DISTANZA impostando un intervallo di 100mt.
Come si vede le due tracce si sovrappongono nei tratti rettilinei ma sono molto diverse nella registrazione della deviazione ad “S”, nella traccia gialla sembra quasi un rettilineo. La registrazione con il metodo DISTANZA è da preferirsi quando si hanno grandi distanze percorse quasi in linea retta e dove il percorso diventa quasi obbligato come potrebbe essere una strada e l’errore in una deviazione difficile. È comunque sempre importante impostare uno step tale che non faccia perdere informazioni sul percorso ma senza registrare troppi punti che riempirebbero velocemente il registro traccia. A meno di particolari situazioni conviene mantenere le impostazioni di default che sono AUTO per il metodo di registrazione e NORMALE per l’intervallo.
Vediamo ora come vengono gestite le tracce all’interno del GPS.
Quando si crea una traccia le informazioni di ogni punto marcato vengono memorizzate nel REGISTRO TRACCIA (ACTIVE LOG), i dati sono relativi a posizione (espressa in coordinate grad/min/sec),
altitudine, orario della registrazione, lunghezza della singola tratta, tempo di percorrenza e velocità. Queste informazioni sono costantemente memorizzate ogni volta che iniziamo una nuova
registrazione e i dati vengono aggiunti a quelli eventualmente già presenti nella memoria dell’apparecchio (in caso di usi precedenti).
I modelli si evolvono, ormai le capacità di memoria dei nuovi GPS è virtualmente illimitata quindi problemi nell’archiviare informazioni è pressoché inesistente.
Va chiarito che esistono molte tipologie di modelli, alcuni hanno ancora capacità di memoria ridotte e gli archivi possono divenire limitati.
Sarebbe buona norma, per evitare confusione, prima di iniziare la tracciatura cancellare il registro traccia e, una volta terminata la registrazione, salvare la traccia.
Esiste la possibilità di definire cosa succede quando il registro traccia si riempie. Nelle impostazioni delle tracce l’opzione SOVRASCRIVI SE PIENO può essere messa su ON o su OFF, con ON una volta riempito il registro i nuovi punti vanno a sovrascrivere i più vecchi in modo da mantenere memorizzati sempre i più recenti, con OFF una volta riempito il registro viene emesso un tono di avviso e la registrazione si ferma, bisogna quindi salvare il REGISTRO TRACCIA, cancellare il suo contenuto e riprendere la registrazione. In questi vecchi modelli conviene impostare l’opzione su OFF. La traccia contenuta nell’ ACTIVE LOG oltre ad essere salvata, può essere usata per ripercorrere il percorso in entrambi i sensi di marcia oppure per porzioni dello stesso.
Alcuni modelli, per le tracce salvate hanno un numero massimo di punti traccia a cui vengono sempre ridotte nel momento del salvataggio. I valori sono variabili per ogni modello, ponendo che il limite massimo sia ad esempio 500 punti,i se nel REGISTRO TRACCIA sono memorizzati 1500 punti, nel momento del salvataggio la traccia sarà sempre compressa al numero max di punti dell’unità eliminando ad esempio i punti che il GPS ritiene non fondamentali e necessari al fine del salvataggio, pur mantenendo l’integrità delle informazioni del percorso.
Questa informazione sul limite dei punti può non sembrare importante a chi può permettersi GPS con capacità di memoria e punti elevata.
Diventa fondamentale nel momento in cui si scambiano informazioni tra utenti, ricevere un file di un percorso da un utente che poteva permettersi la gestione di 1.500 punti traccia, portarla su
un proprio GPS che ne consente massimo 500 diventa un problema.
Visualizziamo il percorso: mappa, o autostrada.
Nelle fasi di registrazione della traccia la visualizzazione del percorso è possibile solo dalla pagina MAPPA, in questa, a vari livelli di zoom, è visibile la posizione attuale e la parte di
percorso già mappato. Quando invece si segue una rotta già tracciata in questa pagina possiamo vedere tutto il percorso oppure una sola parte scegliendo il livello di zoom da “nn” Km fino a 5 mt,
ci viene indicata la nostra posizione e sulla traccia è evidenziato il tratto che stiamo percorrendo.
In alcuni modelli (più recenti) esiste un quarto modo per visualizzare un percorso già tracciato, la pagina AUTOSTRADA (oppure VISTA 3D).
La visualizzazione AUTOSTRADA è una immagine tridimensionale della rotta che si sta percorrendo, si vede la traccia in prospettiva e viene indicata la prossima svolta e sono presenti alcuni campi
dati